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Il sindaco Peppe Cassì interviene in merito all’indennità di carica

Pubblicato il 24 giugno 2023 • Comunicati Stampa

UFFICIO STAMPA

Comunicato n.272

Il sindaco Peppe Cassì interviene in merito all’indennità di carica

 Dichiarazione del primo cittadino

“Sapete quanto ha ricevuto il sindaco di Ragusa nei primi 5 anni di mandato a titolo di indennità per la funzione svolta? 2.780 euro al mese, senza tredicesima. Decisamente meno di ciò che molti pensano, molto meno rispetto alle indennità dei deputati regionali o nazionali, pur in presenza di responsabilità enormi, di cui un sindaco risponde spesso in prima persona.

L'Anci, l'Associazione nazionale dei Comuni italiani, tramite il suo presidente il sindaco del PD di Bari Antonio Decaro, ha condotto negli anni scorsi una battaglia per restituire dignità ai sindaci d'Italia, ed ha ottenuto che lo Stato appostasse nel proprio bilancio annuo una somma che servisse per adeguare le indennità dei sindaci a livelli più confacenti al loro ruolo e alle loro responsabilità. La nuova regola, tuttavia, non ha riguardato la Sicilia, che sulla materia ha autonomia normativa. Per paradosso, quindi, i sindaci dei comuni d'Italia delle dimensioni simili ed anche inferiori rispetto a Ragusa, hanno ricevuto una indennità quasi doppia rispetto alla mia, in barba a qualunque principio di equità. Solo da pochi mesi anche la Regione Sicilia ha appostato nel proprio bilancio annuo una somma utile per coprire almeno in parte l'incremento già applicato in ambito nazionale. Con atto di giunta abbiamo quindi dato disposizione agli uffici di operare in conformità con la nuova regola: con fondi regionali, quindi, e non con risorse del bilancio comunale, si coprirà l'aumento della indennità del sindaco che arriverà a circa 4.000 euro al mese. Sempre, comunque, ampiamente meno rispetto a quanto percepito dai sindaci degli altri comuni italiani, le cui indennità sono state raddoppiate. Chi fa questo mestiere, sa bene che non sono certo i soldi lo stimolo per fare bene. Non si fa il sindaco per soldi e le cifre sono lì a dimostrarlo, benché sia consapevole che si tratti comunque di una indennità di tutto rispetto. 

Ma immancabile è arrivata la polemica. Non mi stupisce che l’informazione data sia stata incompleta e strumentale: si è taciuto che l'incremento ha interessato tutti i sindaci d'Italia e si è taciuto che non vengono intaccate risorse del Comune, mentre trovo surreale che a sollevare la questione sia stato un neo eletto consigliere comunale del PD (stesso partito del sindaco di Bari presidente ANCI che è stato il protagonista della rivendicazione dei sindaci), che ha beneficiato di ragguardevoli indennità regionali per un non meglio precisato incarico all’interno di una segreteria regionale di partito. Mi auguro, ma temo che i miei auspici finiranno nel vuoto viste le premesse, che il livello della dialettica politica dentro e fuori il consiglio comunale possa ispirarsi ai principi di serietà, sobrietà e coerenza, a tutela in primo luogo della qualità del confronto democratico e nell'interesse dei cittadini ragusani, che mi pare abbiano manifestato poche settimane addietro un chiaro ed inequivocabile segnale in questa direzione”.