Dal 7 maggio in attività a Ragusa nuovi scuolabus elettrici
Pubblicato il 3 maggio 2024 • Comunicati Stampa
UFFICIO STAMPA
Comunicato n.229
Dal 7 maggio in attività a Ragusa nuovi scuolabus elettrici
“Come già comunicato il 18 Aprile in Consiglio Comunale dall’assessore alla Pubblica Istruzione – dichiara il sindaco, Peppe Cassì - il servizio di trasporto scolastico sarà potenziato con l’utilizzo di nuovi scuolabus elettrici.
A partire dal 7 maggio saranno attivate, in via sperimentale, 4 linee di trasporto: 2 nuove linee destinate alla zona Cisternazzi (dando seguito alle esigenze acquisite dai dirigenti scolastici, che hanno registrato un aumento delle utenze), 1 linea a supporto del già esistente servizio per Marina di Ragusa, 1 navetta per Vetri-Battisti e plesso Ibla-Vann’Anto centrale.
Come conferma l’ultimo rapporto di Legambiente “Ecosistema scuola”, già oggi Ragusa è tra i soli 4 Comuni capoluogo di provincia (con Brindisi, Fermo, Rovigo) in cui tutti gli edifici scolastici sono serviti da trasporto scolastico: con l’ausilio di questi nuovi scuolabus lo faremo sempre meglio”.
“Dopo che nello scorso mandato il nostro Comune è risultato primo in graduatoria nazionale nel bando “Progetto sperimentale di un sistema di trasporto scolastico comunale con scuolabus elettrici” del Ministero della Transizione ecologica - afferma l’assessore alla Pubblica istruzione, Catia Pasta - e aver quindi bandito la gara europea per la fornitura dei veicoli a trazione elettrica, ad aprile il nostro Servizio Autoparco ha completato la presa in consegna dei mezzi, ora collaudati, immatricolati e pronti per la messa in servizio.
Questo mese di sperimentazione, dal 7 maggio fino alla chiusura dell’anno scolastico, sarà utile sia a testare i mezzi e sia le linee, nell’ottica di un servizio più rispettoso dell’ambiente e cucito ancor meglio addosso alle esigenze dei nostri studenti.
Un servizio che a noi ragusani sembra scontato ma che non lo è: le amministrazioni che hanno garantito il servizio di trasporto scolastico gratuitamente sono solo il 34,9% in Italia; nelle Isole il 54,5%, al Sud il 50%, al Nord il 30% e al Centro il 21,1%”.