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Il 12 maggio la facciata del Comune si colora di viola per la Giornata Mondiale della Fibromialgia

Pubblicato il 6 maggio 2023 • Comunicati Stampa

UFFICIO STAMPA

Comunicato n.200

 Il 12 maggio la facciata del Comune si colora di viola per la Giornata Mondiale della Fibromialgia

Su richiesta del presidente dell’Associazione Italiana Sindrome Fibromialgica Piercarlo Sarzi Puttini, la sera del 12 maggio in occasione della Giornata Mondiale della Fibromialgia il prospetto di Palazzo dell’Aquila sarà illuminato di viola, il colore simbolo della patologia.

L’iniziativa, denominata “Illuminiamo la Fibromialgia” voluta dall’AISF – Associazione Italiana Sindrome Fibromialgica ODV, consisterà nell’illuminare di viola piazze, edifici e monumenti in tutta Italia e si pone l’obiettivo di sensibilizzare l’opinione pubblica sulle condizioni del paziente fibromialgico, sofferente di una patologia non riconosciuta e spesso trascurata, che la pandemia ha contribuito ad aggravare ulteriormente.

La fibromialgia spesso confonde poiché alcuni dei suoi sintomi possono essere riscontrati in altre condizioni cliniche. Il termine fibrosite era una volta utilizzato per descrivere questa condizione. Il suffisso -ite significa infiammazione-, ovvero un processo che può determinare dolore, calore, tumefazione e rigidità. I ricercatori hanno evidenziato che l’infiammazione non è una parte significativa di questa sindrome. Il nome fibromialgia o sindrome fibromialgica è pertanto più accurato, e ha ampiamente rimpiazzato i vecchi termini utilizzati. La fibromialgia interessa principalmente i muscoli e le loro inserzioni sulle ossa. Sebbene possa assomigliare a una patologia articolare, non si tratta di artrite e non causa deformità delle strutture articolari. La fibromialgia è in effetti una forma di reumatismo extra-articolare o dei tessuti molli.

La sindrome fibromialgica manca di alterazioni di laboratorio. Infatti, la diagnosi dipende principalmente dai sintomi che il paziente riferisce. Alcune persone possono considerare questi sintomi come immaginari o non importanti. Negli ultimi dieci anni, tuttavia, la fibromialgia è stata meglio definita attraverso studi che hanno stabilito le linee guida per la diagnosi. Questi studi hanno dimostrato che certi sintomi, come il dolore muscoloscheletrico diffuso, e la presenza di specifiche aree algogene alla digitopressione (tender points) sono presenti nei pazienti affetti da sindrome fibromialgica e non comunemente nelle persone sane o in pazienti affetti da altre patologie reumatiche dolorose.