Accordo di collaborazione tra Università di Catania e Comune di Ragusa
Pubblicato il 26 luglio 2022 • Comunicati Stampa
UFFICIO STAMPA Comunicato n.411 Accordo di collaborazione tra Università di Catania e Comune di Ragusa Lunedì 25 luglio 2022, presso la Biblioteca Civica G. Verga, si è tenuto l’incontro che ha dato avvio all’Accordo di Collaborazione, siglato il 12 maggio scorso, tra l’Università di Catania, per il tramite del Dipartimento di Scienze della Formazione, e il Comune di Ragusa. Per l’Università di Catania erano presenti i responsabili scientifici nell’ambito della formazione e della ricerca pedagogica, professoressa Gabriella D’Aprile, Associata di Pedagogia generale e sociale, e professor Giambattista Bufalino, Ricercatore di Pedagogia generale e sociale; il Comune di Ragusa, era rappresentato dalla dottoressa Clorinda Arezzo, Assessore alla Cultura, e dal dottor Giuseppe Puglisi, Dirigente del Settore XII oltre alle referenti Francesca Aparo e Robertina Nicastro, responsabili dello Spazio Soffiasogno della Biblioteca Civica G. Verga. L’accordo di collaborazione nasce con l’obiettivo di co-progettare e realizzare azioni di formazione e ricerca educativa sul territorio ibleo che valorizzino il potenziale formativo della narrazione su tematiche di carattere pedagogico, sociale e culturale. L’officina delle attività e delle iniziative sarà lo Spazio Soffiasogno della Biblioteca Civica G. Verga di Ragusa, realtà già attiva e operante dal 2016 con proposte e servizi finalizzati a promuovere esperienze e buone prassi educative sui diversi linguaggi della narrazione. Il narrare e il narrarsi, il raccontare e il raccontarsi, accolti come dispositivi formativi e trasformativi, mettono in moto pensieri e azioni e diventano esperienze estetiche, emotive, affettive, culturali di condivisione e di relazione per l’esplorazione di sé e dell’altro. La collaborazione e il confronto avviato con l’Università di Catania rappresenta per l’intera comunità cittadina una proficua opportunità per l’educazione delle future generazioni, per la formazione delle professionalità pedagogiche e per quanti sono impegnati nella cura delle relazioni educative.