La Pasqua

Ultima modifica 3 marzo 2018

La Pasqua, dall'ebraico pesah "passaggio", ha come data gli estremi del 22 Marzo e del 25 Aprile e cade sempre di domenica, precisamente nella domenica che segue il plenilunio dell'equinozio primaverile. 
Considerata la piu' grande festa cristiana, si festeggia dopo un periodo di penitenza: la Quaresima che dura quaranta giorni, caratterizzata da una moderazione alimentare, tale penitenza viene interrotta solo per la mezza Quaresima ed esattamente il giovedi'.

La Settimana Santa in Sicilia vanta origini molto antiche, derivate da tradizioni di cui e' ormai andato perduto l'aspetto originario e dove molte delle cerimonie mantengono il sapore della tradizione e del folklore locale, si festeggia rispettando un calendario con rituali, che inizia con la rappresentazione del Calvario di Cristo seguito dalla Crocifissione e si conclude con la Resurrezione momento in cui inizia la festa vera e propria. 
E' in questo periodo che si benedicono le case, si consuma l'agnello pasquale, si distribuiscono dolci a forma di colomba e uova che simboleggiano la rinascita della vita. 
L'arte culinaria ragusana prevede, in questo periodo, delle pietanze tradizionali cucinate esclusivamente a base di agnello, come le tipiche "impanate", i "turcinuina" e concludendo in dolcezza le cassate di ricotta. 
In particolare modo gli eventi della Settimana Santa hanno luogo nella parte antica della citta': Ragusa Ibla, dove la Domenica delle Palme da' inizio alle celebrazioni con lo spostamento di alcune statue situate nella chiesa di San Giorgio.

I primi a muoversi sono i confrati della Chiesa di Santa Maria dell'Itria che portano a spalla la statua dell'Addolorata, seguono poi i confrati della chiesa di S. Maria Maddalena e San Teodoro, quindi i confrati del Santissimo Rosario che portano con se' il simulacro di Cristo alla colonna ed infine, il lunedi' i devoti di San Giacomo Apostolo, trasportano il simulacro di Gesu' nell'orto. 
Il Giovedi' Santo, come la tradizione vuole, in quasi tutte le Chiese vengono allestiti i "Sepolcri", un'usanza che consiste nel rendere onore agli altari addobbati con fiori ed ornamenti funebri in quanto si vuole simboleggiare proprio il sepolcro dove fu seppellito Gesu'. Sono originali certi vasi o piatti che vengono portati dai fedeli nei quali e' stato seminato del frumento, orzo o altri cereali; la tenera erbetta, resa bianca per essere stata fatta crescere al buio, viene legata intorno da nastri bianchi e rossi. La tradizione vuole che i sepolcri vengano "visitati" in numero dispari. 
L'evento piu' solenne, che vede una massiccia partecipazione di devoti, e' la processione del Venerdi' Santo con i simulacri di Cristo e dell'Addolorata che portati a spalla dalle rispettive confraternite si snoda attraverso le strade della citta'e dopo aver effettuato il suo percorso rientra nella chiesa di partenza.

Diversamente nella parte moderna della citta', la Settimana Santa si concentra con la processione del venerdi' che vede coinvolte quasi tutte le chiese, le quali, radunati tutti i simulacri dei santi nella piazza della cattedrale danno vita alla consistente processione che si snoda per le vie principali della citta'.


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