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Biblioteca di Donnafugata

Ultima modifica 9 marzo 2022

La biblioteca costituisce nel suo insieme una naturale proiezione delle modifiche apportate all'edificio e al parco. Creatasi per naturale accumulo di interessi, inclinazioni e conoscenze dei proprietari,spesso risulta essere l'unica chiave per comprendere meglio alcune scelte. La presenza cospicua di volumi di botanica e trattati sui giardini e sulle pratiche agricole gettano luce sulle trasformazioni che un semplice orto subì, sulla scia delle mode romantiche diffuse nel XIX secolo. I volumi relativi all'alchimia, magia, esoterismo ci aiutano a comprendere quanto reale fosse la possibilità che un percorso iniziatico sia nascosto tra Parco e Castello. Le aggiornatissime riviste sulle ultime macchine agricole o sulla produzione della seta e del cotone ci portano naturalmente a ricondurre questa fase informativa alle azioni che si concretizzarono nella realizzazione della filanda a Ragusa Ibla o nella gestione delle aziende agricole di Passolato, uno dei molti feudi appartenente alla famiglia. 

Le pareti sono interamente occupate da scaffali lignei che contengono circa 6.000 volumi, tra cui interessanti risultano alcuni testi del XVI e XVII secolo e la terza edizione (1771) de l'Enciclopedia delle Scienze, delle arti e dei mestieri di Diderot e d'Alembert.

Momentaneamente non è aperta al pubblico poiché in corso di inventariazione.