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Castello Donnafugata

Ultima modifica 24 febbraio 2022

Chi visita Donnafugata respira un’atmosfera che sa di autentico: il profumo della terra, la sagoma dei carrubi all’orizzonte, il luccichio dei lampadari, le carrozze, i viali del passeggio. 

Donnafugata è innanzitutto un Castello, o meglio una masseria divenuta castello: punto di riferimento per la famiglia che vi trascorreva la villeggiatura estiva e per il folto gruppo di persone per cui era casa, lavoro, vita.

Donnafugata è anche un Parco, un immenso giardino storico che riesce ancora a incantare con le storie evocate dai suoi viali, sentieri e fabriques nascoste fra le fronde placide di alberi secolari.

Ma Donnafugata è anche MuDeCo, è storia del Costume, di tutti quei personaggi che quei secoli li hanno vissuti e indossati.

Donnafugata è questo e di più.

I tre luoghi di interesse compongono i singoli capitoli di un libro che va assaporato nella sua interezza. Essi, infatti, si completano vicendevolmente, dando vita a un unico sistema culturale che si dilata nel territorio circostante.

Il Castello di Donnafugata è epicentro di un borgo, organizzato intorno al viale principale, che da un lato conduce all’ingresso del Castello, e dall’altro rimanda allo sconfinato e antico latifondo. Siamo in una delle più belle zone della campagna ragusana in cui vacche, asini, ulivi, carrubi sono assoluti protagonisti. Una meraviglia che plasma persino la pietra: tra filari di muri a secco, ai margini di un’antica trazzera, a pochi passi dal borgo di Donnafugata, è situato un ipogeo funerario della tarda antichità, indizio di una lunga frequentazione dell’area.

Per saperne di più visita il sito di Donnafugata: https://castellodonnafugata.org/