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Cava Gonfalone

Ultima modifica 9 marzo 2022

"Cava Gonfalone, il non luogo"

La cava Gonfalone di Ragusa è una delle più singolari e spettacolari manifestazioni di archeologia industriale della Sicilia. [...]

La Gonfalone è oggi costituita da un unico, vasto ingrottato (1,5 ha) risultato dal collegamento di più concessioni. [...] L'attività di cava ha proceduto per avanzamenti successivi, seguendo la giacitura degli strati di calcare (alternati per consistenza dai più tenaci e cristallini ai più teneri), risparmiando una serie di piloni di sostegno del tetto. [...] Un “lago” caratterizza la parte più profonda e buia della cava, che presenta anche 6 piloni di calcestruzzo costruiti dal Genio Civile in occa-sione dell'ampliamento del superiore Ospedale. [...] 

La cava Gonfalone, da qualsiasi parte la si consideri, costituisce un "non luogo". È un interno, perché è coperta da un tetto e definita da pareti. È un esterno, perché è una cava. È una “non città” perché ne costituisce l'esatto negativo (il luogo dal quale provengono i materiali costitutivi della città storica; il luogo dove potrebbero tornare smontando il gigantesco rompicapo di Ragusa e ricomponendolo all'interno della cava fino a riempirla di nuovo!). È un luogo senza colore, dove la luce dipinge sulle pareti tutta la scala dei grigi, dal bianco abbagliante dei portali esterni al nero assoluto del buio della parte più profonda della cava. È un luogo che si illumina dei colori del sole. È un luogo senza il rumore della città, dove il silenzio si percepisce come contrasto al delicato concerto in sordina delle acque di percolazione. È un complesso innaturale, interamente costruito dall'artificiosità dell'atto del cavare, che lascia sul tetto e sulle pareti i segni del piccone, che “pettina” le superfici, che acquistano spessore e rilievo sotto le pennellate di luce radente che dall'esterno si insinua tra i piloni della gigantesca struttura. È l'esatto contrario del costruito: sottrazione di materia che solo per caso individua un interno.
 
(Salvatore Scuto, Architetto)
 

LE LATOMIE DI CAVA GONFALONE: UN ESPERIMENTO RIUSCITO

L'amministrazione Cassì ha voluto puntare sulla riapertura al pubblico delle latomie di Cava Gonfalone: l'inaugurazione del 18 giugno 2021 ha aperto le porte a una prima fase sperimentale, durata cinque mesi, in seguito all’aggiudicazione della gestione delle visite guidate da parte delle associazioni CAI sezione di Ragusa e ARGS (Associazione Ragionale Guide Sicilia).

Le visite guidate, in lingua italiana, tedesca o inglese, si sono alternate a visite con degustazioni, visite teatralizzate, visite con musicista.

L'area più ampia è stata allestita e utilizzata per spettacoli, inaugurati dal suggestivo festival “Echi in Grotta”, proposto dall’Ass. Luogocomune, composto da 5 concerti diretti dal Direttore Ferrauto, e conclusa dallo spettacolo teatrale “Melos. Kouros di Sicilia” proposto dalla stessa associazione e dallo spettacolo di Arturo Brachetti all’interno del festival “Dietro il sipario” a cura dell’ass. Donnafugata 2000.

L’esperimento di apertura di questa cattedrale in negativo è risultato estremamente positivo se oltre 1700 persone hanno scelto di trascorrere qualche ora godendo dello spettacolo suggestivo che queste latomie offrono. L’Amministrazione Comunale sta adesso procedendo alla sistemazione della strada di accesso al sito che lo collega al quartiere Marsala.

In scadenza al 2 aprile 2022 è il nuovo bando di affidamento per la gestione delle visite: una volta affidata la nuova gestione, da Aprile, si potrà nuovamente fruire del sito.