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Come si vota - Politiche 2022

Ultima modifica 15 settembre 2022

Il 25 settembre 2022, alle elezioni politiche, si voterà per la seconda volta in Italia con la legge elettorale chiamata Rosatellum. Entrata in vigore nel 2017, la legge prevede che 1/3 dei seggi sia assegnato con il sistema maggioritario, in cui viene eletta solamente la persona che prende la maggioranza dei voti,  mentre i restanti 2/3 con il sistema proporzionale. Per questo, sia per  la Camera che per il Senato, l'Italia è stata divisa in diversi collegi: collegi uninominali (maggioritari) e collegi plurinominali (proporzionali).

Anche sulle schede gli elettori troveranno una divisione tra candidati nei collegi uninominali e i candidati nei collegi plurinominali. Ecco tutti i dettagli su come fare per votare.

Chi può votare alle elezioni del 25 settembre per Camera e Senato

Per quanto riguarda l'elezione dei deputati della Camera, non cambia nulla rispetto alle ultime tornate: come sempre, le persone con cittadinanza italiana e maggiorenni potranno votare.

Per il Senato, invece, da quest'anno c'è una novità: con una riforma approvata l'anno scorso, l'età per votare al Senato è stata abbassata da 25 a 18 anni. Quindi, per la prima volta tutti i maggiorenni potranno votare sia per la Camera che per il Senato.

Si può votare solo nel proprio Comune di residenza, ma sono previste tariffe agevolate per i trasporti dedicate agli elettori fuorisede.

Come si esprime il voto sulla scheda elettorale

Per compilare la scheda elettorale, ci sono diverse possibilità. Bisogna sapere cosa fare per non invalidare la scheda.

Si può indicare, tracciando una X con la matita, soltanto il candidato o la candidata all'uninominale. In questo caso, il voto sarà ripartito anche tra tutte le liste indicate  sotto il suo nome, in proporzione rispetto a tutti i voti ottenuti in quel collegio.
Si può anche scegliere di indicare solo la lista, o una delle liste, presente nei riquadri del proporzionale, facendo una X sul simbolo. In quel caso, il voto è assegnato automaticamente anche al candidato o alla candidata nel collegio uninominale che è sostenuto da quella lista.
Si può scegliere di indicare sia un candidato uninominale, sia una delle liste  che lo sostengono. Anche in questo caso, il voto è valido.
Il voto è considerato valido anche se, per votare una singola lista, si traccia una X sia sul simbolo della lista, sia sull'elenco di nomi al suo fianco. Il voto, anche in questo caso, viene assegnato anche al candidato nell'uninominale.
Non è possibile, però, votare per un candidato al collegio uninominale e poi per una lista diversa da quella o quelle che lo sostengono. Il Rosatellum, infatti, non prevede il voto disgiunto.