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San Giovanni Battista

Ultima modifica 3 marzo 2018

Il padre Zaccaria e la madre Elisabetta, anziani sposi, pregavano il Signore perche' desse loro un figlio. Un giorno a Zaccaria, apparve l'angelo Gabriele che gli annuncio' che Elisabetta avrebbe partorito un bambino al quale avrebbe dato il nome di Giovanni. 
L'arcangelo aggiunse pure che questo bambino, pieno di Spirito Santo fin dal seno della madre, sarebbe stato grande al cospetto di Dio, avrebbe convertito molti figli d'Israele al Signore e con la potenza di Elia avrebbe preparato un popolo ben disposto per la venuta dei Signore. 
Zaccaria fu turbato e non credette alle parole dell'angelo che lo rese muto fino alla nascita dei bambino. Elisabetta puntualmente diede alla luce un bambino che i sacerdoti volevano chiamare come il padre, ma volendo la madre chiamarlo Giovanni, chiesero quindi a Zaccaria che nome mettere al bambino ed essendo quello muto chiese una tavoletta sulla quale scrisse "il suo nome e' Giovanni": in quell'istante Zaccaria riacquisto' la parola e comincio' a benedire Dio. 
Giovanni visse nel deserto vestito con pelle di cammello e con una cintura di cuoio ai fianchi, si nutri' di locuste e miele selvatico, fin quando non comincio' la sua missione per la quale Dio lo aveva chiamato: egli esortava alla conversione e alla remissione dei peccati mediante il battesimo (di qui il nome Battista) che lui impartiva nelle acque del Giordano, dove battezzo' anche Gesu' presentandolo come: l'agnello di Dio che toglie il peccato dal mondo". 
Non si allontano' mai dalla sua missione e la porto' avanti fino all'estremo sacrificio. Sempre pronto nel denunciare le ingiustizie non ebbe paura nemmeno quando dovette accusare di adulterio il re Erode, e fu proprio questa accusa che lo porto' alla morte. 
Il re Erode provava rispetto per Giovanni e non voleva farlo uccidere, ma cedendo alle voglie di Erodiade lo fece imprigionare nel carcere di Macheronte. 
Una tragica sera, mentre Erode dava un banchetto, Salome' figlia di Erodiade, danzo' per i convitati, ed Erode promise alla giovane donna qualunque cosa gli avesse chiesto. Salome', istigata dalla madre, chiese "la testa di Giovanni". Cosi' per la debolezza di un re cadde la testa di una delle figure piu' fulgide di tutta la storia dei Cristianesimo. Ancora calda, la testa del Battista fu portata nella sala del convito su un vassoio d'argento. 
Il culto per San Giovanni si estese per tutto il mondo in poco tempo, sia per il modello di vita ascetica che per l'esempio di coerente fermezza fino alla morte.

La Festa:
Il 24 Giugno, giorno della sua nascita, ricorre la festa di S. Giovanni Battista celebrata liturgicamente con una messa solenne e con l'esposizione delle sue reliquie. 
Il santo e' invocato per ottenere conforto dalle calamita' e per ottenere la guarigione del corpo, ancora si conserva un reliquario: un braccio d'argento che conserva, pare, un pezzetto di un radio del santo. 
I festeggiamenti solenni, invece, si svolgono il 29 Agosto data del suo martirio.La statua del santo, in calcare e risalente ai primi anni del 1500, viene portata in processione, accompagnata dalla banda musicale, per le strade iblee. 
Questo, oltre ad essere un grande momento di devozione religiosa e di rinnovo delle tradizioni della citta', e' anche uno spettacolo davvero unico in quanto migliaia di fedeli, molti a piedi nudi, accompagnano la statua del Santo portando dei grossi ceri accesi per grazia ricevuta. 
Ma come di consueto in Sicilia, al sacro si unisce il profano; infatti, la festa e' ricordata oltre che per la solenne processione, anche per la fiera commerciale di prodotti vari e per un incantevole spettacolo pirotecnico che conclude i festeggiamenti.