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Domani a Palazzo Garofalo un omaggio a Giuseppe Ungaretti: Un’infanzia egiziana”

L’appuntamento è per domani, venerdì 5 settembre, alle ore 19:30, nello splendido scenario del cortile di Palazzo Garofalo a Ragusa

Data :

4 settembre 2025

Municipium

Descrizione

Ufficio Stampa

Comunicato n.397

Un nuovo appuntamento del ciclo “Gli Egizi e noi”, a cura dell’Università degli Studi di Catania tra le iniziative collaterali alla mostra del museo egizio di Torino “Gli egizi e i doni del Nilo”.

Prosegue il ciclo di incontri culturali “Gli Egizi e noi”, promosso dall’Università degli Studi di Catania, con un nuovo evento dedicato a una delle figure più emblematiche della poesia del Novecento: Giuseppe Ungaretti.

L’appuntamento è per domani, venerdì 5 settembre, alle ore 19:30, nello splendido scenario del cortile di Palazzo Garofalo a Ragusa.

Il convegno, dal titolo “Giuseppe Ungaretti: un’infanzia egiziana”, sarà condotto da Laura Giurdanella e offrirà uno sguardo affascinante sull’influenza dell’Egitto – terra natale del poeta – nella formazione umana e letteraria di Ungaretti.

Nato ad Alessandria d’Egitto da genitori italiani, Ungaretti crebbe in un contesto cosmopolita e multiculturale, crocevia di lingue, religioni e tradizioni, che avrebbe profondamente influenzato la sua visione del mondo e la sua scrittura.

Nel corso dell’incontro esploreremo come il poeta, pur formatosi successivamente in Europa e nutrito dalla lezione simbolista francese, abbia riconosciuto nell’Egitto il terreno fertile da cui è germogliata la sua ispirazione: un «innesto» vitale, non marginale, che ha contribuito a forgiare la sua sensibilità lirica e la sua attenzione per gli ultimi, per il dolore, per l’umano.

Attraverso testi poco noti e ricerche recenti – come il recupero integrale degli scritti giovanili pubblicati tra il 1909 e il 1912 su riviste italiane e anarchiche – verrà ricomposto il mosaico dell'infanzia e della giovinezza di Ungaretti nella “sua” Alessandria. Qui, prima ancora di diventare il grande poeta che oggi conosciamo, si affermò come una voce già attenta alla giustizia sociale e al potere evocativo della parola.

L’iniziativa si inserisce all’interno del ciclo “Gli Egizi e noi”, un percorso di approfondimento interdisciplinare che mette in dialogo l’antico Egitto con la cultura contemporanea, attraverso la letteratura, l’arte e la filosofia.

L’ingresso è libero fino a esaurimento posti.

Ultimo aggiornamento: 4 settembre 2025, 16:38

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