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Il Comune di Ragusa partecipa al convegno “Il Sistema Integrato Continuità e Coerenza Educativa nello Zerosei”

Pubblicato il 29 ottobre 2024 • Comunicati Stampa

UFFICIO STAMPA

Comunicato n.531

Il Comune di Ragusa partecipa al convegno “Il Sistema Integrato Continuità e Coerenza Educativa nello Zerosei”

Dal 25 al 27 ottobre l’Assessorato alla Pubblica Istruzione del Comune di Ragusa ha preso parte al XXIII Convegno del Gruppo Nazionale Nidi e Infanzia di Vicenza intitolato “Il Sistema Integrato Continuità e Coerenza Educativa nello Zerosei”

Il Comune ha presentato le proprie esperienze di continuità educativa tra il mondo 0-3 e il 3-6, presentando il progetto “A Piccoli Passi” svolto durante il biennio 2023-2024. Un progetto a valenza distrettuale, svolto in sinergia con l’Assessorato ai Servizi Sociali e messo a punto con una pluralità di partner avente per capofila Medicare coadiuvato da Paidea e Filotea.

“Sono grata – ha affermato l’assessore alla Pubblica istruzione, Catia Pasta - alla presidentessa del Gruppo Nazionale Nidi e Infanzia, Antonia Labonia, e a Giusi Messina, componente del Consiglio e referente Sicilia del Gruppo, per aver invitato la nostra realtà comunale a presentare il progetto “A Piccoli Passi”. Il progetto ci ha dato la possibilità di mettere in campo e sperimentare delle azioni di coordinamento e continuità educativa 0-6, attraverso processi di formazione, supporto e coinvolgimento delle famiglie.

Prendere parte a questo convegno ci rende sempre più consapevoli che la fascia di età 0-6 richiede una maggiore attenzione e che, al pari dell’infanzia, debba diventare ad accesso universale per le famiglie.

Risulta però difficile parlare di nidi, continuità e universalità del servizio all’indomani della presentazione del documento di programmazione intermedia 2027 (PBS) da parte del Governo, che taglia gli obiettivi di copertura degli asili nido a livello locale.  Questo taglio sarà un ulteriore elemento di disparità regionali notevoli, che non permetteranno a tutte le Regioni di adeguarsi agli standard europei. Mezzogiorno e Isole in primis, dove già si ravvisano carenze importanti per i servizi per la primissima infanzia fondamentale per le famiglie.

Si pone un obiettivo del 33%, inserito nel Pnrr per il 2026, ma a livello nazionale si riduce quello territoriale al 15%: una scelta difficile da comprendere per un servizio educativo di sostegno alle famiglie.

 A breve una delle scommesse da affrontare sarà la messa a punto e la strutturazione di un Coordinamento Pedagogico Territoriale (CPT) dei servizi educativi per l’infanzia; un elemento necessario dal punto di vista tecnico-pedagogico della governance locale del sistema integrato, assumendosi un ruolo importantissimo nell’espansione e qualifica dello 0-6 attraverso il confronto professionale collegiale”.